Di Rebecca Ronchi. Da “Cremaonline” del 26/10/2021
Per i ragazzi delle classi quarta e quinta della primaria di Salvirola una lezione istruttiva e divertente: bendati per qualche minuto hanno dovuto scoprire oggetti e frutti ascoltando i rumori, sentendo gli odori e attraverso il tatto. Ospiti dell’istituto comprensivo Falcone e Borsellino la presidente della sezione di Cremona dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti Flavia Tozzi, la ballerina non vedente Mara Parmigiani e la sua istruttrice, Valentina Abbondio.
Educazione civica
Il progetto proposto dall’associazione Liberi e forti con l’Uci è stato inserito nell’ambito dell’educazione civica. “Questo incontro – spiega il maestro Alex Corlazzoli – fa parte di un percorso che stiamo facendo sull’inclusione che dura dal primo giorno di scuola. La nostra Costituzione non può restare lettera morta ma dev’essere vissuta nella nostra quotidianità. Non mi interessa che i bambini sappiano a memoria i diritti dell’uomo ma che li sappiano rispettare riconoscendo il valore della diversità. Se vogliamo leggere mai più articoli che ci raccontano di adolescenti che picchiano un disabile o bruciano un clochard, dobbiamo lavorare fin dall’infanzia”.
Cani guida e del bastone bianco
“Come fate a scrivere voi ciechi?”; “E’ meglio dire ciechi o non vedenti?”; “Ma il bastone bianco che utilizzate come funziona?”; “Vi è mai capitato di essere presi in giro?”. Sono solo alcune delle innumerevoli domande poste dai ragazzi e dalle ragazze di quarta e quinta. L’incontro, della durata circa di un’ora e mezza/due, è stato strutturato in due momenti. Martedì 19 si è tenuto il primo appuntamento. Flavia Tozzi e Mara Parmigiani hanno raccontato cosa vuol dire essere disabile e cosa comporta; come si vive da cieco nella quotidianità spiegando l’uso dei cani guida e del bastone bianco. Ma non solo. La lezione ha previsto anche un laboratorio di scrittura braille durante il quale è stata data la possibilità ai ragazzi di provare a scrivere con le tavolette braille.
Rispetto e conoscenza della diversità
Nel secondo incontro, che si è tenuto martedì 26, i ragazzi hanno avuto l’occasione di mettersi in gioco, di uscire dalle certezze che la vista gli garantisce. Dopo il riscaldamento con la musica, guidato dall’insegnante di danza Valentina Abbondio, i ragazzi sono stati bendati ed in gruppo prima e poi a coppie, hanno eseguito prima degli esercizi di orientamento e poi hanno provato in coppia a ballare al buio. “La nostra scuola – commenta il dirigente Romano Dasti – da sempre è aperta al territorio e alle esperienze che vengono proposte, non solo dal terzo settore. Il progetto adottato a Salvirola dalle classi quarte e quinte offre la possibilità di esplorare un mondo poco conosciuto, comprendendo l’importanza del rispetto e della valorizzazione della diversità”.